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RECENSIONE E PERSONALE ON-LINE

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I miei volumi editi al 2022

I miei volumi editi al 2022
depositati e protocollati presso la Biblioteca Generale di Roma

martedì 30 settembre 2014

Mini mostra personale di Guglielmo Stucchi

Per tutto il mese di ottobre l'atelier ARTECARLA OSPITA 


 DI SAN DONATO MILANESE



Una parete dedicata alle 16 opere di diverse dimensioni eseguite ad acrilico ed acquerello aventi come tema le campagna, i boschi ed i vigneti, soggetti che il pittore gradisce in modo particolare. 

In concomitanza che la mini personale è in corso la personale on-line sul blog che dedico ad artisti vari :
http://lavostraarte.blogspot.it/2014/09/la-liberta-espressiva-di-guglielmo.html

LE OPERE ESPOSTE 



























Il pittore Guglielmo Stucchi durante la visita presso il mio atelier il 3 settembre 2014 


Recensione :

La libertà espressiva di GUGLIELMO STUCCHI
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Quando si dice che "l'arte non ha età"  credo  che questo detto  calzi a pennello per il pittore Guglielmo Stucchi, che manifesta con fierezza i suoi 75 anni. 
Davanti alle Sue tante opere  si ha come la sensazione di entrare in un mondo colmo di espressioni spontanee e vissute, ma al contempo, un respirare  con calma e meraviglia   la natura che ci circonda a volte riportandoci al sogno ed all’immaginario.
Si potrebbe pensare che per una persona “non più giovane”  che la meraviglia e l’entusiasmo possano essere emozioni superate, invece ci si rende conto presto che non è così, quando soprattutto si parla con Stucchi di colori e di pittura in genere. E’ capace infatti di stupirsi al profumo di un vigneto, ai colori di un bosco o  di una campagna, tanto da dedicare una intera serie di tavole su queste tematiche.
Mi viene spontaneo pensare  che  non avendo dipinto in anni precedenti perché come spesso succede la vita porta ad altre scelte,  ma avendo da sempre custodito  il desiderio di dipingere ed avendolo realizzato  solo con l’entrata della fase della pensione, stia scaricando tutto il Suo   entusiasmo e lo fa semplicemente affrontando cromia positiva.
Penso che la Sua tanta voglia di dipingere lo porterà senz'altro a far sempre meglio ed a creare sempre di più opere pulite e luminose. 
I suoi non sono  dipinti precisi o didattici, che potrebbero essere sinonimi di "inesperienza” o di età,  ma invece siamo di fronte ad opere spontanee, immediate  ed emozionali.
I colori della Sua tavolozza sono  stesi sulla tavola  con strati sommari ed a macchia dove emerge appunto il momento dell'esaltazione colorata che spesso la natura ci regala. 
Il suo filone artistico segue dei temi ben precisi. Lo troviamo  a dedicarsi completamente ai boschi con acquarelli (senz'altro più di effetto se avesse usato un sopporto più idoneo  per tale tecnica), macchie verdi o color terra, tronchi evanescenti che si innalzano al cielo in un solenne momento di sogno o di favola.
La macchia diventa dunque sfogo o scarico di tensione, racconto o favola, vita o sogno. Evanescenza in toto dunque per acquarelli spontanei. 
Lo troviamo poi ad affrontare opere a tema vigneti con filari sommari, appena accennati di uva nera o bianca che non è mai bianca ma rosata, ocra. 
Mi hanno colpito favorevolmente alcune opere dai colori luminosi e delicati, aggraziati, come se fossero eseguite da una mano femminile.
Vediamo poi tavole che rappresentano campagne con case in lontananza case non accennate, ma volutamente visibili, forse messaggio di appartenenza o di sicurezza.
Stesure veloci di colore che possono essere tensione emotiva o di voglia di rappresentare una parte della Sua vita. 
Stucchi ci regala anni passati e raccolti in un sogno, il suo sogno che finalmente ha trovato uno sfogo emozionale... e quando si riesce a far diventare realtà un sogno credo che nulla può essere più invidiabile.
Sono altresì convinta che Stucchi inizierà un Suo percorso che lo porterà a soddisfazioni ed a migliorare sempre di più la Sua pittura che seppur "acerba" per certi aspetti dal punto di vista tecnico, avrà senz'altro una crescita di sicurezza e di immediatezza di esecuzione. 


Carla Colombo
20 settembre 2014



domenica 28 settembre 2014

Soddisfazioni (scusate ma chi si accontenta...)

Non se ne vanno a spasso per nulla le mie opere!

Durante la biennale in Belgio /vedi post precedente/ due opere mi hanno lasciata e invece nel concorso-collettiva la mia opera :STOP--OLTRE ha ottenuto il riconoscimento
IV POSTO ASSOLUTO DALLA GIURIA. 

Ho alleggerito quindi l'atelier, anche perchè nel frattempo qualche altra opera è andata ad abbellire le pareti di casa di qualcun altro. 

Grazie a tutti i miei estimatori che mi danno sempre più carica espressiva. 


opera appena terminata in partenza per GORLA MINORE  - VA

TITOLO . ROSSO FUOCO DEI MIEI PAPAVERI. 

sabato 20 settembre 2014

Premio "SER UGO 2014" - I EDIZIONE

Altre opere se ne vanno a spasso e sono già state spedite in quel di
CASALSERUGO PROVINCIA DI PADOVA

per il concorso - collettiva

PREMIO SER UGO 2014 





DAL 27 SETTEMBRE AL 18 OTTOBRE 2014


opera : Emozioni di un giorno d'inverno - tecnica mista su tela cm. 70x70 


opera : Oltre ... stop - tecnica mista su tavola - 70x70


ritorneranno in atelier alla fine di ottobre 

sabato 6 settembre 2014

Mini opera in atelier

Piccolo ma prezioso gioellino artistico in Atelier 


opera : Pensiero mai scritto...ad un'amica d'arte -acrilico 

E' in corso la personale on-line di FILIPPO BENCI 


FILIPPO BENCI E LA SUA ARTE
“CHE CI FA RIFLETTERE”


Squarci più o meno regolari, più o meno profondi in superfici ruvide, sofferte, dense di cromie, sono queste le espressioni spontanee  di Filippo Benci artista che vive la Sua Firenze, città per eccellenza ricca di  arte di grandi interpreti di tutti i tempi e che vive soprattutto la Sua arte da autodidatta raggiungendo negli anni  risultati pregevoli  dopo aver sperimentato diverse tecniche e diverse espressioni artistiche.
Probabilmente Benci nasce con la pittura “dentro” poiché riesce a trasmettere questo Suo amore anche al visitatore più disattento.
Trasuda nel suo esprimere messaggi in tematiche sempre più attuali e coinvolgenti che fanno riferimento a questa nostra società dove sembra che i valori non siano più tali, ma semplicemente optional di un vivere caotico e disordinato.  
Opere  dunque violente nei colori primari, colori forti;  nero, blu, rosso, giallo, intervallati con oro e argento, colori  “essenziali”, superfici poi divise  con squarci irregolari  color nero, come a rendere  immediato il messaggio di potente  forza espressiva; una  sensazione di urlo, di sofferenza, di dolore.
Poco importa se stiamo guardando un’opera,  alla vista condividiamo lo squarcio che ci appare ai nostri occhi come la  ferita di un’anima che non potrà più emergere, ma soffermandoci riappare la volontà ferrea di una rinascita, di un voler girar pagina e proseguire il nostro cammino di vita.  
Tutto   questo in superfici ruvide, spalmate con maestria di materiali vari a rappresentare un suolo arido per mancanza di pioggia benefica.  
Filippo Benci non è solo espressione di opere informali , Benci ci regala e ci ha regalato paesaggi minimali, essenziali, colori espressi per una natura incontaminata, pulita, quella che probabilmente non vedremo più. Subito dopo la sua arte si rivolge   ad  agglomerati di case, di mura non ben definite,  profili asciutti, nudi di ogni fronzolo, e poi ancora, disegni tematici eseguite con tecniche varie: acrilico, collage, supporti vari, con unico denominatore comune; trasmettere sempre e comunque un messaggio rivolto a tematiche attualissime e che ci portano sempre a riflettere.
Nelle opere di Benci emerge dunque la cromia,  l’essenzialità, il tratto, l’espressione, la spontaneità intellettuale e pittorica il tutto supportato da una tecnica acquisita nel tempo non comune ma soprattutto da una spiccata sensibilità di persona.
Diventa difficile paragonarlo a qualche artista del passato; per alcuni versi si potrebbe trovare un Fontana “colorato”,  in altre opere un moderno Burri, a volte un accenno di Rotella con i suoi "decollage"….ma forse non occorre accostare Filippo Benci a nessun artista … perché è Lui con la Sua Arte e la Sua Arte è con Lui.

Carla Colombo
22 febbraio 2013 



martedì 2 settembre 2014

Opera che viene opera che va....

Opera che viene opera che va....

Dopo la collettiva di Calco (ritirate ieri sera le tre opere della quale una se ne andrà altrove come VI ho già detto ) è ora la volta di :


a tema religioso

Io presenterò questa opera:


che per l'occasione cambierà leggermente ditelo credo per stare in tema con il concorso

MOTIVAZIONE PER LA PRESENTAZIONE DI QUESTA OPERA
Il monastero pieno di sacralità che ci prnde l'anima e lo scorrere silente delle acque dell'Adda ci invitano a vivere gioie e lamenti facendoci recuperare il senso dell'infinito divino, di contro al breve giorno-vita paragonabile al breve fiorire di un papavero.
Sono passati 1000 anni e anti altri ne passeranno ... il senso dell'infinito divino , avvolti in spiritualità particolare che ci riconcilia con il tempo breve della vita.

Un fiore per una breve vita ed un monastero ricco di storia e di divinità infinita.
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per la collettiva a tema libero consegnerò


opera  -Se in un giorno d'inverno - olio a spatola su mdf- cm. 80x22 - anno 2011


opera .... e la favola continua, olio su tela, cm. 50x50


tutte le mie opere pittoriche e letterarie sul sito www.artecarla.it